La via dell’Autoguarigione

La via dell’Autoguarigione

Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore sapienza”

Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

 

Il corpo non mente e ci parla, ci parla in continuazione ma spesso non siamo in grado di ascoltarlo, siamo sordi.

Allora il corpo non ha alternative per farsi capire: deve urlare; urlare il suo malessere utilizzando i canali che siamo in grado di sentire: il dolore e la malattia. Questi sono gli unici modi che il nostro organismo ha a disposizione per segnalarci il suo disagio quando non c’è un opportuno allenamento a coglierne i segnali più sottili che sempre precedono l’esplosione di sintomi più meno eclatanti. La malattia è quindi un campanello d’allarme che ci indica che è arrivato per l’organismo il momento di cambiare di evolvere, solo attraverso il mutamento c’è la salvezza.

“Se non sei disposto a cambiare allora non puoi guarire” Ippocrate.

Attraverso la malattia si può percorrere la strada per la consapevolezza, perché purtroppo a volte siamo stranieri a noi stessi.

Dobbiamo però imparare che non sono gli altri a guarirci, non si può delegare agli altri il ruolo di guaritori, ma è necessario avere un ruolo attivo nel prenderci cura di noi stessi abbiamo il dovere di riprenderci in mano la vita assumerci le nostre responsabilità.

Assumersi la responsabilità della propria vita vuol dire che la malattia è vista come un compito da capire e risolvere, solo così si può intraprendere la via dell’ autoguarigione.

Il processo di guarigione non comincia fuori da noi ma inizia con noi, in noi.

Ogni malattia origina da una fuga e il processo di guarigione è semplicemente un ritorno a casa”

Il percorso può essere molto lungo, ma la costanza e la volontà di volersi bene e trattare bene il proprio corpo è vincente.

Il percorso inizia con una più attenta conoscenza di sé, con lo sviluppo di un atteggiamento di maggior presenza nei confronti di ciò che sentiamo, proviamo, pensiamo, prima di tutto. Ci si deve fermare e prende il tempo di sentire e di ascoltare le diverse voci del nostro complesso e variegato mondo interiore, allenarci a cogliere i linguaggi con cui si esprimono i diversi aspetti di noi stessi, i messaggi che provengono da dentro. Nel momento in cui decidiamo di ascoltare il nostro corpo dobbiamo portare la nostra attenzione alle sensazioni fisiche, allenarci a comprenderle in modo da imparare a decifrarne il linguaggio e soddisfare i bisogni.

Cominciando a diventare sensibili nei confronti del nostro corpo sviluppiamo quelle stesse capacità di ascolto ed empatia che ci serviranno per entrare ancora più profondamente in contatto con noi stessi e anche con gli altri.

 

A cura di Debora Sangalli  – Naturopata