Negli ultimi anni è stato confermato quanto sia importante avere una flora batterica intestinale forte ed equilibrata per sostenere il nostro sistema immunitario, favorire la corretta assimilazione dei nutrienti e favorire anche equilibrio emotivo alla persona.
Vediamo un po’ più nello specifico che funzioni ha e chi sono questi piccoli amici che vivono nel nostro intestino.
Funzione metabolica: grazie alla fermentazione del cibo non digerito (in genere fibre vegetali) viene prodotta energia dagli acidi grassi a catena corta come ad esempio l’acido butirrico che mantiene in salute la mucosa intestinale. Vengono prodotte anche vitamine B, utili per il buon funzionamento del sistema nervoso e per il metabolismo dei carboidrati e la vitamina K utile per la coagulazione del sangue e il metabolismo delle ossa.
Funzione trofica: migliora l’attività delle cellule epiteliali della mucosa che resta coesa in salute, inoltre stimola la maturazione del tessuto linfoide associato all’intestino (GALT).
Funzione protettiva: ha un effetto barriera contro gli agenti patogeni grazie alla funzione trofica suddetta, inoltre crea un ambiente inospitale modificando il PH, producendo sostanze antibiotiche naturali e occupando fisicamente spazio per impedire l’insediamento di batteri tossici.
Favorisce i processi digestivi e l’assorbimento dei nutrienti come ad esempio gli isoflavonoidi della soia, i lattobacilli producono l’enzima lattasi necessario per la digestione del lattosio e acqua ossigenata utile in caso di infezioni (Candida, Salmonella, Pseudomonas, Shigella), migliora il metabolismo degli acidi biliari con effetti positivi sui livelli di colesterolo nel sangue.
Ma c’è di più: alcuni studi condotti su un campione di popolazione danese hanno messo in relazione la scarsa ricchezza batterica, ovvero dei geni microbici intestinali, con problemi metabolici come l’obesità, l’insulino resistenza, colesterolo e trigliceridi alti.
La flora batterica inoltre interviene nella produzione di alcuni importanti neurotrasmettitori come Serotonina e la Dopamina e Norepinefrina, e sono tuttora in corso studi per evidenziare come un disequilibrio della flora intestinale potrebbe influenzare anche lo stato d’ansia negli essere umani.
In particolare i Bifidobacterium e i Lactobacillus sono studiati per valutare gli effetti positivi sulla sindrome dell’intestino irritabile e sugli stati ansiosi.
Insomma sempre più la scienza sembra confermare che il benessere della persona, nella sua totalità psico-fisica, e’ strettamente collegato al benessere dell’intestino che a sua volta è influenzato dall’alimentazione attraverso la quale vengono introdotti i nutrienti necessari al buon funzionamento delle microflora intestinale e di tutto l’organismo.
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N.B. L’articolo ha carattere informativo, in presenza di patologie è necessario rivolgersi al proprio medico curante.